COSA RESTERÁ DOPO IL COVID-19?
E-COMMERCE 2021: quali previsioni?
Il 2020 e la pandemia di Coronavirus verranno senza dubbio ricordati come uno spartiacque: una vera e propria rivoluzione sanitaria, sociale ed economica ha stravolto la vita delle persone e delle aziende in tutto il mondo, alcune di loro per sempre.
Non è possibile ancora prevedere quando i paesi usciranno dall’emergenza, ma si spera che nei prossimi mesi possa esserci un graduale rientro alla libertà di circolazione ed alle nostre abitudini di vita e consumo.
Si tornerà alle nostre precedenti abitudini di vita,
oppure, come durante i periodi di restrizione,
le persone continueranno ad acquistare online abitualmente?
Proveremo a fare delle previsioni, attraverso alcune indagini e valutazioni:
– Come sono cambiate le abitudini di consumo durante i periodi di Lockdown/restrizioni e quali sono stati i settori più colpiti
– Come si sono strutturate le aziende, quali settori hanno performato meglio con la vendita online
– Situazione in Italia
– Previsioni per il 2021
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COME SONO CAMBIATE LE ABITUDINI DI CONSUMO DURANTE I PERIODI DI LOCKDOWN/RESTRIZIONI E QUALI SONO STATI I SETTORI PIÚ COLPITI
Si è trattato di un cambiamento fulmineo, di fronte al quale chiunque era impreparato. Scenari degni di un cinema fantascientifico erano improvvisamente di fronte a miliardi di persone, incredule e sintonizzate sui notiziari di tutto il mondo: video di droni che sorvolavano le capitali deserte in pieno giorno, il Papa che pregava al centro di Piazza San Pietro, immagini toccanti dei reparti di terapia intensiva, resteranno impresse nella memoria di chiunque abbia attraversato nella propria vita questo anno.
Le persone, costrette a casa, hanno modificato le proprie abitudini: piccole attrezzature ginniche hanno sostituito l’abbonamento alla palestra o allo sport prediletto, il cinema e gli spettacoli sono stati sostituiti dalle piattaforme streaming, lo smart working ha imposto a chiunque, nuove regole da imparare immediatamente per restare connessi con la propria azienda ed i clienti. Hanno scoperto ed iniziato ad utilizzare sempre più spesso la tecnologia, per raggiungere i propri contatti e per acquistare prodotti e servizi, con grande focalizzazione sui beni di prima necessità.
All’indomani del Lockdown, persino alcuni operatori di e-commerce si trovarono impreparati di fronte a quello che sarebbe accaduto.
Il repentino aumento di visite, richieste di preventivi, vendite ha comportato nell’immediato un problema di gestione ordini, assortimenti e logistica, tale per cui alcuni non hanno potuto soddisfare l’ondata improvvisa da parte degli utenti, durante la quarantena.
Il blocco dei confini ha reso difficile ed in alcuni casi temporaneamente impossibile approvvigionare materiali in alcuni settori.
Lo choc iniziale ha prodotto nei primi 20 giorni un calo a picco degli acquisti, persino sul Web. Successivamente la popolazione ha preso coscienza di ciò che stava avvenendo e del fatto che la quarantena si sarebbe protratta a lungo.
La curva degli acquisti online è tornata a crescere, ma focalizzata verso i beni di prima necessità ed ignorando tutto ciò che non era essenziale.
Si è diffuso un accorato sentimento nazionale, secondo il quale non bisognava intasare le logistiche ed i trasporti con acquisti di beni superflui.
Per contenere i rischi di contagio per il personale addetto alle spedizioni e per i destinatari, è stata introdotta la “contactless delivery”,attraverso cui gli ordini venivano lasciati sulla porta, senza necessità di firma.
La Logistica ha registrato in questa fase ritardi mai visti prima: sono nati contenziosi e il problema delle consegne in ritardo o addirittura sospese, ha condizionato la scelta degli utenti verso quali aziende da cui acquistare.
Inevitabilmente, turismo (-79%), trasporto pubblico, moda ed eventi sono stati i settori che per primi e in maniera più incisiva hanno subìto le conseguenze del lockdown e, successivamente, della paura del contagio.
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COME SI SONO STRUTTURATE LE AZIENDE, QUALI SETTORI HANNO PERFORMATO MEGLIO CON LA VENDITA ONLINE
Com’era prevedibile, durante il periodo di quarantena, i siti web che hanno registrato una maggiore impennata in termini di visite e di vendite erano focalizzati nei settori:
– medicinali e alimenti (con ricerca incessante di mascherine, disinfettanti, sapone, carta igienica, fazzoletti e cibo)
– hobby e casalinghi– piccoli articoli sportivi e giocattoli, per intrattenere a casa adulti e bambini
– casa e arredamento.
Molti operatori hanno garantito la spedizione gratuita dei prodotti e hanno esteso il periodo di reso.
In generale chiunque abbia potuto, ha realizzato in tempi record un sistema di e-commerce.
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SITUAZIONE IN ITALIA
A marzo, è stato registrato un incremento del traffico su internet pari al 60%
In generale l’intento di ricerca era di reperire informazioni sul Covid-19, ma la maggiore disponibilità oraria delle persone bloccate a casa ha favorito anche le ricerche di tipo commerciale, soprattutto a siti di grande distribuzione (+ 250%!) e di food delivery.
A seconda dei settori, la situazione ha avuto effetti sensibilmente differenti
– il 54% delle aziende online ha visto diminuire il proprio fatturato della metà, a causa del Coronavirus.
– per quel 21% di esse che invece lo ha incrementato ci sono stati incredibili picchi di crescita:
+96% nel settore dell’intrattenimento e della formazione e
+300% per i food store online, con una particolare performance sui prodotti di prima necessità e lunga conservazione o dispositivi di protezione ed igienizzazione.
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PREVISIONI PER IL 2021
La prolungata chiusura delle attività con la conseguente mancanza di denaro in circolazione e perdita dei posti di lavoro sta per produrre probabilmente un nuovo ridimensionamento degli acquisti non necessari.
Alcune abitudini del consumatore sono ormai cambiate, per sempre: il piacere, la sicurezza degli acquisti online e della comodità della consegna a casa, sono state per lui esperienze positive.
Nel 2021 cresceranno ancora il settore alimentare e food delivery, seguiti a ruota da salute e bellezza e dall’editoria, intesa come contenuti in streaming.
Il settore delle assicurazioni, soprattutto grazie all’offerta di servizi ad hoc per il Covid-19, e il settore dell’elettronica, per l’importanza e l’uso crescente della tecnologia, con ogni probabilità registreranno ancora aumenti.
Il disagio sociale ma soprattutto economico ha generato in molti di noi anche una sensazione di maggior patriottismo: è probabile che questo sentimento porti ad una riduzione degli acquisti da siti esteri ed uno spostamento di tali consumi verso il Made in Italy, anche per diffidenza sulle consegne dall’estero, poiché restrizioni e blocchi di confini sono ancora in corso ed imprevedibili nell’immediato futuro.
Il lockdown e la successiva attenzione al distanziamento sociale hanno sottolineato l’importanza di essere attivi non solo con uno store fisico, ma anche con uno digitale.
In generale, si verificherà sicuramente un incremento nelle aperture degli e-commerce nei prossimi mesi e di conseguenza maggior concorrenza.
Come fare per evitare che l’“ultimo arrivato” si prenda la nostra fetta di mercato?
Dare il via a una strategia di web marketing omnichannel permette di migliorare la propria visibilità online, andando a pescare l’utente esattamente nel canale che utilizza abitualmente: sito, motore di ricerca, social network o e-mail marketing.
Il DIGITAL MARKETING è più che mai una locomotiva nella promozione d’impresa, attraverso l’uso di tutti i suoi strumenti, meglio ancora se organizzati in maniera corale e strategica e in termini di flussi.
Rimane sempre fondamentale la personalizzazione dell’acquisto: l’asticella della qualità del servizio si è notevolmente alzata.
L’e-commerce di oggi non è più un mondo “freddo”, anzi, è sempre più a contatto con il cliente e conosce persino le sue abitudini. Fidelizzare nel tempo per fare in modo che il consumatore acquisti abitualmente e, soprattutto, diventi promoter del negozio, oggi è fondamentale.
Alcuni consigli alla base della vostra strategia di web marketing per il 2021?
Senza dubbio bisogna puntare su:
- ottimizzazione del sito in termini di velocità, prestazioni e USER EXPERIENCE
- adozione di un CRM per dare il via a strategie di MARKETING AUTOMATION
- sempre maggior importanza al SERVIZIO CLIENTI
- promozione anche presso i mercati esteri, realizzando un sito multilingua.
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